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Derattizzazione mense: cosa cambia tra pubblico e privato 

Buffet con varietà di piatti caldi.

Le invasioni di roditori come topi e ratti rappresentano un pericolo diffuso in molte realtà che contano tra le loro attività quelle della somministrazione di alimenti al pubblico, che sia esso interno (dipendenti, studenti, degenti ospedalieri, eccetera) o esterno (senzatetto, parenti dei degenti ospedalieri, e altro). Come per i condomini, le aziende agricole, le abitazioni, i ristoranti e i bar, per garantire la sicurezza e l’igiene delle mense, è fondamentale attuare misure di derattizzazione sicure, efficaci e durature.

Tuttavia, esistono differenze tra pubblico e privato in relazione alle normative di legge? Questo articolo descrive sia diversità che punti in comune. Ma prima partiamo dalle basi.

Dove vivono solitamente Ratti e Topi?

I topi, compresi i famosi topi marroni delle fogne e i topi neri dei tetti, sono mammiferi intelligenti e sociali appartenenti al genere Rattus, famosi per la loro rapida capacità di riproduzione e numerosità. Di solito cercano rifugio in spazi stretti per sfuggire ai loro predatori naturali, come uccelli e gatti, con un picco di attività riproduttiva durante l’autunno e la primavera. Tipicamente, il loro ambiente urbano include spazi tra le pareti, sottostanti ai pavimenti, soffitti, aree agricole con danni ai raccolti, mercati, giardini, parchi, soffitte, magazzini, garage, cantine e aree abbandonate e trascurate. Il fatto che frequentino fognature e discariche li rende portatori di pericolosi agenti patogeni come la peste, il tifo e la tubercolosi, causando problemi di sanità pubblica. La loro capacità di muoversi agilmente attraverso tubi e cavi elettrici porta a danni significativi all’infrastruttura come i pali della luce e le pareti.
La presenza di topi e ratti in quartieri, uffici pubblici o aziende non solo è fastidiosa ma rappresenta anche un rischio per la salute pubblica. Questi roditori trasmettono numerose malattie tramite escrementi e urine presenti sui cibi e parassiti sulla loro pelliccia, mettendo in pericolo la salute di chiunque entri in contatto con tali ambienti.

Ecco alcuni consigli su come eliminare topi e ratti mense e attività simili

  • Ispezionare regolarmente l’intero locale alla ricerca di segni di infestazione, come escrementi, buchi nei muri, tracce di morsicatura e odori sgradevoli.
  • Mantenere il locale pulito e ordinato, evitando accumuli di cibo e detriti che possano attrarre i roditori.
  • Chiudere ermeticamente i bidoni della spazzatura e conservare gli alimenti in contenitori sigillati.
  • Riparare eventuali crepe o buchi nei muri o nelle finestre che potrebbero consentire l’accesso ai roditori.
  • Utilizzare trappole e esche in modo sicuro e corretto, seguendo le indicazioni del prodotto e evitando l’esposizione ai clienti.
  • Sensibilizzare il personale sulle buone pratiche igieniche e sull’importanza di segnalare tempestivamente eventuali segni di infestazione.

In caso di infestazione grave, è consigliabile contattare un’azienda specializzata nel servizio di derattizzazione professionale, in grado di individuare e risolvere il problema in modo efficace e sicuro.

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alcuni topi rovistano tra i rifiuti
La presenza di topi e ratti non solo è fastidiosa ma rappresenta anche un rischio per la salute pubblica.

Pericoli da infestazioni di topi

Le malattie più gravi trasmesse dai roditori all’uomo includono diverse patologie, come il colera, che all’inizio potrebbe essere confuso con un avvelenamento alimentare o un’influenza, la leptospirosi, conosciuta anche come febbre da campo, causata principalmente da topi di fogna e topi di campagna che abitano in zone paludose. La peste è un’altra pericolosa malattia infettiva causata dal batterio Yersinia pestis, che può essere ospitato dalle pulci dei roditori. Il tifo murino è causato dal batterio Rickettsia typhi e si trasmette attraverso le pulci.

Altre patologie includono:

  • L’angiostrongilosi, che danneggia il sistema nervoso centrale e può essere trasmessa tramite il consumo di cibo contaminato dalle feci dei roditori.
  • La babesiosi, una malattia potenzialmente mortale caratterizzata da febbre, mal di testa, dolori muscolari e brividi.
  • La febbre di Lassa si diffonde attraverso il contatto diretto con le feci dei roditori.
  • La febbre da morso di ratto causa febbre, vomito e dolori muscolari ed è trasmessa non solo attraverso i morsi ma anche tramite il contatto con le secrezioni dei roditori infetti, inclusi il cibo contaminato, risultando particolarmente pericolosa per i bambini piccoli.

Derattizzazione mense aziendali, statali e ristoranti: normativa di riferimento

Mense, ristoranti, bar, e tutte quelle attività sia statali che private, nelle quali al loro interno venga svolta attività di somministrazione alimentare o che abbiano rapporto diretto o indiretto con prodotti di natura alimentare devono fare riferimento a quanto segue:

Innanzitutto, è doveroso precisare che:

Secondo la normativa del 1994, la legge 626 impone la necessità di eseguire derattizzazioni obbligatorie in ambienti considerati a rischio biologico, soprattutto quando è presente la possibilità di contaminazione da parte dei roditori di alimenti.

Inoltre:

Il Ministero della Salute, con il decreto-legge 193/07 riguardante il sistema di autocontrollo H.A.C.C.P. (Analisi dei Pericoli e Controllo dei Punti Critici), ha stabilito la necessità di effettuare operazioni di disinfestazione e sterilizzazione per tutte le imprese che hanno rapporti diretti o indiretti con prodotti alimentari.

In aggiunta a questo, si presta particolare attenzione alle mense scolastiche, le quali fanno riferimento a quanto segue.

Derattizzazione nelle scuole: obblighi morali e normativa

Innanzitutto è doveroso ricordare che uno dei diritti fondamentali della persona, sancito dalla Costituzione Italiana, è quello alla salute. L’art. 32 infatti recita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…».

Diamo uno sguardo alla normativa di riferimento.

Sin dal secolo scorso, il legislatore è intervenuto a più riprese, con lo scopo di disciplinare tale attività, a cui è dedicata una precisa normativa di settore: Legge (quadro) del 25 gennaio 1994, n. 82 “Disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione” pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 27 del 3 febbraio 1994.

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Dagli anni ’90 ad oggi la materia è stata oggetto di numerose modifiche ed estensioni attraverso decreti, circolari, ordinanze e direttive.

Con il Decreto del 7 luglio 1997, n. 274 “Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione” pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 188 del 13 agosto 1997 emanato dal Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato stabiliva i requisiti.

Doveroso anche menzionare l’art. 18 comma 3 rubricato “Obblighi del datore di lavoro e del dirigente” del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, pilastro normativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008Suppl. Ordinario n. 108, testo coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106, cosiddetto decreto integrativo e correttivo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 180 del 05 agosto 2009 – Suppl. Ordinario n. 142/L.

Inoltre, il Contratto Collettivo Nazionale Lavoro scuola, partendo dal CCNL 4 agosto del 1995, modificato poi dal CCNL 26 maggio 1999 ovvero dal CCNL 2006/2009, definisce il compito dei collaboratori scolastici: “tra gli altri anche la pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi”.

La normativa vigente, in modo da garantire la sicurezza, decreta quindi l’obbligo da parte della scuola di provvedere alla derattizzazione e descrive con precisione i ruoli del dirigente scolastico e del personale scolastico generico.

Per qualsiasi informazione o per ottenere un preventivo gratuito da un’azienda della tua zona, è attivo il numero verde 800 14 50 68

Un gran numero di topi si dirige verso una trappola ecologica
Trappola ecologica Ekomille

Derattizzazione ecologica: cos’è e come si differenzia da quella tradizionale

La derattizzazione ecologica si avvale principalmente di trappole contenenti esche naturali, prive di veleni chimici, che attirano e intrappolano i roditori. Questo trattamento, oltre ad essere poco invasivo ed economico, può essere adattato alle diverse dimensioni e caratteristiche degli ambienti urbani, sia interni che esterni, pubblici e privati, in base all’entità dell’infestazione e al tempo necessario per eseguirlo.

Questo metodo si rivela particolarmente sicuro e adatto in luoghi pubblici con grande affluenza e lunghi tempi di permanenza delle persone – come le scuole e gli ospedali – e a contesti sensibili come quelli zootecnici, sanitari, turistici, commerciali e agroalimentari, dove l’uso di sostanze chimiche tossiche può rappresentare un rischio per la salute umana e animale. Inoltre, la derattizzazione ecologica è più igienica rispetto ad altri approcci, poiché i roditori catturati nelle trappole non muoiono avvelenati nelle loro tane, riducendo il rischio di contaminazione ambientale e la proliferazione di insetti e parassiti portatori di malattie pericolose per l’uomo, come la leptospirosi e il colera.

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Come viene effettuata una derattizzazione professionale ecologica

La derattizzazione ecologica presenta notevoli benefici sia per l’ambiente che per il benessere degli esseri umani. Tuttavia, è un processo complesso che richiede un’elevata competenza professionale.

Il processo comprende diverse fasi: inizia con il sopralluogo, un’ispezione preliminare dell’area infestata dai roditori per identificare le aree interessate e valutare i potenziali rischi associati. Questi fattori comprendono sia elementi fissi, come le condizioni strutturali degli edifici coinvolti e la presenza di servizi igienici, sia fattori variabili come la manutenzione delle aree e lo stato di igiene, oltre alla presenza di residui alimentari.

Successivamente, viene effettuato un monitoraggio della presenza dei roditori attraverso l’uso di esche alimentari, mentre i comportamenti dei roditori vengono analizzati in relazione all’ambiente circostante e alla struttura degli edifici. Dopodiché, si procede con interventi specifici sui punti mirati. Le metodologie utilizzate differiscono dalle derattizzazioni convenzionali in quanto possono coinvolgere modifiche strutturali, come ad esempio la chiusura di griglie per impedire l’accesso dei roditori. Queste modifiche possono dimostrarsi più efficaci delle derattizzazioni tradizionali in alcuni casi. Inoltre, il servizio può includere l’installazione di impianti di derattizzazione personalizzati per soddisfare le esigenze specifiche delle aziende, garantendo risultati di controllo altamente efficaci.

Implementando le corrette tecniche di derattizzazione, è possibile affrontare attivamente un’infestazione di roditori fino alla completa eliminazione da ambienti di lavoro, contribuendo così a ridurre i rischi per l’ambiente e la salute dei dipendenti.

  • Il primo passo per condurre una derattizzazione professionale è un sopralluogo del personale specializzato durante il quale un esperto valuta i rischi presenti nei vari locali dell’azienda. Durante l’ispezione, l’esperto è in grado di individuare segni che possono confermare la presenza di roditori e valutare l’entità dell’infestazione, come impronte, oggetti rosi, escrementi, segni di ingresso, tane occupate o abbandonate, e rumori associati agli animali.
  • Dopo aver valutato la situazione, il professionista sviluppa una strategia mirata per risolvere l’infestazione nel modo più efficace e tempestivo possibile, tenendo conto delle specifiche esigenze dell’azienda.
  • La fase successiva consiste nell’installare trappole, esche e altri dispositivi per eliminare i roditori.

Se l’attività richiede una sorveglianza costante, il servizio di derattizzazione può anche includere l’installazione di tecnologie per il monitoraggio remoto dei roditori o la programmazione di ispezioni di controllo future.

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