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Tutti i tipi di danni che topi e ratti possono provocare

stanza gravemente danneggiata da infestazione di topi

Quanti e quali danni, topi e ratti sono in grado di creare all’uomo e alle strutture? E quali possono arrecare agli altri animali e al loro habitat? Tutto questo ed altro ancora, nel presente articolo approfondito sui pericoli di questi animali infestanti, e se esistono modi sicuri ed efficaci per liberarsene senza danneggiarli, o peggio, ucciderli.

L’odore acre degli escrementi, le tracce lasciate su cavi e mobilio dal loro continuo rosicchiare: tutte prove che è in atto una vera infestazione.

Le invasioni di roditori come topi e ratti rappresentano un pericolo diffuso ovunque. Come per i condomini, anche aziende agricole, abitazioni private, mense e ristoranti, devono poter garantire la sicurezza e l’igiene per le persone e gli altri animali al loro interno. Proprio per questo è fondamentale dapprima conoscere i potenziali danni causati dai topi e, in secondo luogo, come attuare misure di derattizzazione efficaci e costanti.

Ma partiamo dalle basi, impariamo a distinguere i tipi di topi che è possibile incontrare sul nostro territorio.

4 topi di diversa razza uno accanto all'altro

 

Tipi di topi e ratti possibili fautori di infestazione

1. Il Moscardino (Muscardinus avellanarius)

Chiamato anche nocciolino, questo topolino può raggiungere una lunghezza di 10 cm, che si estende fino a 16 cm se si tiene conto della coda. Il corpo varia in media dai 6 ai 9 cm, mentre la coda varia da 5 a 8 cm. Il mantello è di colore marrone-rossiccio, con possibilità di sfumature fino all’arancione-giallo, più chiaro nella parte inferiore. La coda è lunga e interamente pelosa. Le orecchie sono piccole e poco sviluppate, mentre gli occhi sono grandi e neri.

Anche se spesso non viene considerato un animale dannoso, il Moscardino rappresenta comunque un problema in molte aree rurali e suburbane in Italia. Questo roditore selvatico può arrecare danni alle coltivazioni e agli orti, causando perdite economiche agli agricoltori. Inoltre, può trasmettere la malattia di Lyme attraverso zecche infette, diventando così un potenziale pericolo per la salute pubblica e la biodiversità locale.

2. Topo domestico (Mus musculus)

Conosciuto anche come topo grigio o topo comune, il Topo Domestico è una delle specie di roditori più comuni e dannose in Italia. La loro presenza può causare danni significativi alle strutture e agli impianti domestici, oltre a rappresentare una grave minaccia per la salute umana, diffondendo malattie pericolose. Sono caratterizzati da dimensioni ridotte, pelliccia corta e soffice, con una lunghezza media del corpo tra i 7 e i 10 centimetri e una coda che può arrivare fino a circa 9 centimetri. Si riconoscono per le orecchie grandi e gli occhi sporgenti. Sono noti per la loro capacità riproduttiva elevata, che consente loro di moltiplicarsi rapidamente e diffondersi in diverse regioni del mondo.

Vedi Anche:  Derattizzazione mense: cosa cambia tra pubblico e privato 

3. Rattus norvegicus (ratto grigio, ratto grigio)

Conosciuto anche come ratto delle fogne o ratto delle chiaviche, il Ratto Grigio è una specie di roditore infestante che possiamo trovare spesso in ambienti urbani e industriali. Questi roditori, grazie al loro complesso sistema di tunnel sotterranei, possono causare danni significativi alle reti fognarie e alle fondamenta degli edifici, oltre a costituire un rischio per la salute umana. La trasmissione di malattie come la salmonellosi e la pestilenza rappresenta un ulteriore motivo di preoccupazione per la presenza di questa specie. Questa varietà di ratto può raggiungere una lunghezza fino a 40 cm, di cui circa la metà è costituita dalla coda, con un peso medio di circa 350 g. Alcuni esemplari eccezionalmente grandi possono pesare fino a un chilogrammo, anche se ci sono dubbi su tali osservazioni, che potrebbero essere frutto di errori o confusione con altre specie di roditori come il capibara o il topo muschiato. Di solito, i maschi sono più grandi e robusti delle femmine. Il pelo è corto e ruvido, con una gamma di colori che va dal grigio al marrone, con macchie nere o bianche sul dorso. Verso il ventre, il colore tende a schiarirsi gradualmente, fino a diventare bianco sul ventre inferiore. Il suo corpo è a forma di pera, con il quarto posteriore arrotondato e una testa squadrata, che rappresenta la distinzione principale rispetto al ratto nero, che ha invece un muso più allungato.

È rinomato per la sua capacità di adattamento e la sua robustezza, caratteristiche che lo rendono una delle razze di topi più ardue da gestire durante interventi di derattizzazione.

4. Rattus rattus (ratto nero)

Il Ratto Nero, noto anche con il nome di ratto delle navi o ratto del tetto, è un altro roditore infestante comune che affligge le comunità italiane. Grazie alla sua abilità nel scalare e al suo facile accesso agli edifici attraverso aperture e fessure, questo roditore può causare danni notevoli a cavi elettrici e strutture. Oltre a ciò, il Ratto Nero è noto per trasmettere malattie gravi come la leptospirosi, rendendo la sua presenza non solo fastidiosa ma anche pericolosa per la salute pubblica. Un ratto nero adulto tipico ha una lunghezza compresa tra i 12 e i 18 cm, con una coda che aggiunge ulteriori 15-22 cm. Il peso medio si attesta intorno ai 200 g, ma esistono esemplari che raggiungono i 300 g. Di solito, i maschi sono più grossi e robusti delle femmine. Il ratto nero dimostra notevoli capacità di arrampicata e ha la capacità di infiltrarsi all’interno di edifici attraverso aperture estremamente piccole.

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La sua presenza può essere individuata tramite segni di roditura su superfici dure, come il legno, e dalla presenza di feci di circa 1 cm di lunghezza.

 

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Danni causati dai topi in aree rurali

I topi e i ratti possono causare danni alle colture agricole, ai magazzini, agli impianti elettrici e idraulici, causando quindi perdite economiche notevoli per le aziende agricole. Essi possono infatti nutrirsi dei raccolti, danneggiando le piante e le coltivazioni.

Possono anche contaminare il cibo con le loro feci e urine, rendendolo non idoneo al consumo umano e animale. Inoltre, i ratti possono causare danni agli edifici, morsicamento dei fili elettrici, tubi idraulici, pannelli di isolamento e strutture in legno. Questo può portare a interruzioni di servizio, incendi e vari problemi di salute.

Danni causati da topi e ratti in aree urbane

I topi, compresi i conosciuti topi marroni delle fogne e i topi neri dei tetti, sono mammiferi intelligenti e sociali appartenenti al genere Rattus, famosi per la loro rapida capacità di riproduzione e numerosità. Di solito cercano rifugio in spazi stretti per sfuggire ai loro predatori naturali, come uccelli e gatti, con un picco di attività riproduttiva durante l’autunno e la primavera.

Possono essere trovati ovunque, case private, palazzi condominiali, uffici, ristoranti, bar e mense.

Tipicamente, il loro ambiente urbano include spazi tra le pareti, sottostanti ai pavimenti, soffitti, aree agricole con danni ai raccolti, mercati, giardini, parchi, soffitte, magazzini, garage, cantine e aree abbandonate e trascurate. Il fatto che frequentino fognature e discariche li rende portatori di pericolosi agenti patogeni come la peste, il tifo e la tubercolosi, causando problemi di sanità pubblica. La loro capacità di muoversi agilmente attraverso tubi e cavi elettrici porta a danni significativi all’infrastruttura come i pali della luce e le pareti.
La presenza di topi e ratti in quartieri, uffici pubblici o grandi aziende non solo è fastidiosa ma rappresenta anche un rischio per la salute pubblica.

Questi roditori trasmettono numerose malattie tramite escrementi e urine presenti sui cibi e parassiti sulla loro pelliccia, mettendo in pericolo la salute di chiunque entri in contatto con tali ambienti.

Altri pericoli da infestazioni di topi in tutti i tipi di aree

Questi roditori infestanti sono veicolo di malattie.

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Le malattie più gravi trasmesse da topi e ratti sia all’uomo che e agli altri animali includono diverse patologie, come:

  • Leptospirosi: una malattia batterica che può causare febbre, brividi, dolori muscolari, emorragie e insufficienza renale. È trasmessa attraverso l’urina dei roditori infetti.
  • Salmonellosi: un’infezione batterica che può causare diarrea, febbre, vomito e dolori addominali. I topi e i ratti possono trasmettere il batterio Salmonella attraverso le loro feci.
  • Tifo murino: una malattia causata dal batterio Rickettsia typhi, che può causare febbre, eruzioni cutanee, mal di testa e dolori muscolari. Viene trasmessa attraverso le pulci che si nutrono di roditori infetti.
  • Epatite E: anche se i topi e i ratti non trasmettono direttamente l’epatite E, possono contaminare il cibo e l’acqua con il virus, che può causare infezioni gravi nel caso venga ingerito.
  • Allergie e asma: le feci e l’urina dei topi e dei ratti contengono allergeni che possono causare gravi reazioni allergiche e peggiorare i sintomi dell’asma nelle persone sensibili.

Per questi motivi, è importante adottare misure di prevenzione e controllo delle infestazioni da topi e ratti, come la pulizia accurata degli ambienti, l’uso di trappole e esche avvelenate in modo sicuro e la chiusura di eventuali punti di ingresso per impedire l’accesso ai roditori. In caso di infestazione grave, è consigliabile contattare un’azienda specializzata nel controllo dei parassiti per risolvere il problema in modo efficace e sicuro.

Altre patologie causate da infestazione di topi

  • L’angiostrongilosi, che danneggia il sistema nervoso centrale e può essere trasmessa tramite il consumo di cibo contaminato dalle feci dei roditori
  • La babesiosi, una malattia potenzialmente mortale caratterizzata da febbre, mal di testa, dolori muscolari e brividi.
  • La febbre di Lassa si diffonde attraverso il contatto diretto con le feci dei roditori.
  • La febbre da morso di ratto causa febbre, vomito e dolori muscolari ed è trasmessa non solo attraverso i morsi ma anche tramite il contatto con le secrezioni dei roditori infetti, inclusi il cibo contaminato, risultando particolarmente pericolosa per i bambini piccoli e i cuccioli di altri animali.

Queste patologie costituiscono una seria minaccia per il benessere dell’uomo, evidenziando l’importanza della derattizzazione professionale anche per scopi preventivi. In conformità con la legge del 1994, il decreto 626 richiede la realizzazione di interventi di derattizzazione obbligatori in contesti considerati a rischio biologico, soprattutto in presenza del rischio di contaminazione alimentare da parte dei roditori.

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